Domenica 10 luglio il Festival prevede un’altra tavola rotonda sul tema della Canapa. Alle ore 11.00 si terrà infatti un incontro con esperti per discutere sulle diverse applicazioni della pianta a livello industriale.
La Cannabis Sativa è un’incredibile risorsa naturale purtroppo ancora molto sottovalutata per via dell’immediato e limitativo rimando alla marijuana, quando in realtà si tratta di un prodotto estremamente versatile, che si potrebbe sostituire al petrolio nella produzione di plastiche e carburanti, ma anche al cotone per la produzione di fibre tessili. Si tratta dunque di un’alternativa ecologica sotto diversi aspetti, a partire dal campo alimentare (semi e olio di canapa) alla bonifica di terreni contaminati da metalli pesanti o pesticidi; dalle fibre tessili alla BioEdilizia, di cui è un esempio il biomattone, inventato in Italia, in grado di assorbire la CO2; dalla produzione di materie plastiche e di combustibili da biomasse, come già detto, in alternativa al petrolio, fino alla produzione di carta per uso comune semplicemente utilizzando gli scarti di una piantagione utilizzata già ampiamente per altri scopi di cui sopra; per concludere con l’utilizzo della cosiddetta “pacciamatura” in ambito agricolo per facilitare le coltivazioni e proteggere il terreno da precipitazioni ed erosioni. Infine, rientra nel campo industriale, anche la cosiddetta Cannabis Light: la Legge ne consente la coltivazione limitata ad alcune varietà di canapa certificata e appositamente selezionata per avere un contenuto trascurabile di THC (i principi attivi che generano effetti psicotropi), compreso tra lo 0,2% e lo 0,5%.
Con queste premesse, in Italia è nata un’industria della cannabis legale che vede in campo circa 1.500 imprese che coinvolgono diversi settori. Alcuni di questi settori li troviamo rappresentati dagli ospiti che presiederanno questa tavola rotonda dal titolo “Oro verde: passato, presente e futuro della canapa industriale”.
Anna Maria Napoli, laureata con lode in matematica all’Università della Calabria, dal 2003 è ricercatrice presso la stessa università. Già presente l’anno scorso al Festival, quest’anno ritorna per rinnovare la sua presenza e la sua esperienza sull’argomento.
Marta Petrusewicz, assessora alla Cultura del comune di Rende e precedentemente professoressa di Storia Moderna presso l’Unical. Autrice di libri come “I Sud: conoscere, capire, cambiare”, “La Storia, le trasformazioni”, “Come il Meridione divenne una questione”.
Ivan Nardone: lavora presso il dipartimento economico di CIA – Agricoltori Italiani e nello specifico segue i settori produttivi come i cereali e le colture industriali, tra cui la canapa.
Rachele Invernizzi, CEO di South Hemp Tecno srl, un’impresa che, dal 2014, grazie alla realizzazione del primo impianto di trasformazione della fibra della canapa del Meridione, crea prodotti quali pasta, creme, olii e tessuti, che verranno poi impiegati nelle diverse applicazioni industriali, da quello edile, a quello tessile, alimentare, farmaceutico. Tutto ciò con l’intento di risollevare l’economia agricola, industriale e artigianale del sud.
Mario Grillo, proprietario di Fattoria Biò, un’azienda agricola biologica a Camigliatello.
Mattia Cusani, dell’associazione Canapa Sativa Italia, operante nel mondo della canapa dal 2018 e nata dall’unione di numerosi operatori di tutti i comparti della filiera, da quello agricolo a quello commerciale e della trasformazione. Quest’associazione lavora per garantire il rispetto degli elevati standard qualitativi ed etici della produzione e contribuisce attivamente alla crescita dei comparti.